Isabella... e Garibaldi a Monteleone

E' una storia particolare che racconta molto bene qual'era la realtà delle donne del sud, costrette, spesso, per miseria a lavorare presso i nobili. Sembra quasi di vivere, grazie al racconto dell'autore, dentro la città, dentro al dolore e ai sentimenti della povera gente, mescolati ai sentimenti dei ricchi. Nel racconto è protagonista anche l'amicizia, il forte legame che unisce due uomini, il vecchio barone e il poeta Vincenzo Ammirà, il quale, dopo essere stato allontanato dalla nobiltà e dalla borghesia, si rifugia a casa del barone Marzano, il quale non gli rifiuta mai un piatto caldo, il tabacco per la sua pipa e una piacevole conversazione. Il barone è un uomo libertino, mai sposato ma lo stesso padre di diversi figli, si innamora della giovane e bella Isabella, proprio quando, nella città arrivano le truppe garibaldine, la sposa, nonostante il parere contrario della sua famiglia ma con il rito giacobino poichè, nessun sacerdote acconsente a celebrare quel matrimonio. La ragazza si rivelerà una donna piena di sani principii e il barone, quasi un bambino, a cui indicare la retta via. Storia densa, ricca di avvenimenti che prende il lettore per mano e lo porta con sè, storia vera, fatti realmente accaduti nella Monteleone, oggi Vibo Valentia, di fine '800