Io ti attacco nel sangue

Libro e storia godibili fino a metà. Poi sembra che Jim Morrison in crisi d'astinenza prenda in mano la penna... e la lettura diventa difficoltosa, impenetrabile, irritante. Qualche bella frase d'effetto, qualche bel passaggio poetico salvano in parte l'acquisto ma credo che l'autrice sia rimasta per troppo tempo in India.

bello lo stile e la scrittura. Un pò pessima la trama e il finale. A mio avviso, brutto modo di raggiungere l''obiettivo'.

Ecco un libro magico, di quelli che non smetti di leggere perché odorano della tua terra, suonano il ritmo in battere della pizzica. Un romanzo giovane, vivace che pulsa di vita e pare scriversi nell’istante della lettura. Un titolo che intriga, seduce a primo sguardo: io ti attacco nel sangue. Una storia in cui realtà, fantasia, credenza popolare si intrecciano, si sfiorano, si inseguono in un racconto veloce e sconosciuto alla noia. Bologna, Tuturano, Brindisi, Dehli, corre la storia e non c’è tempo per respirare, t’avvolge con fare pensante perchè lei, la storia, è viva. Laura, ritornata dall’India è afflitta da un inspiegabile mal di testa che diventa tormento: c’è un legame d’amore in rottura, un passato difficile e doloroso che unisce Laura alla Puglia in un mix di amore ed odio. I narratori cambiano di continuo, Laura, il suo ragazzo Maja, una cassetta di pizzica, le ortiche del giardino, l’amica Carmela: ognuno, ogni cosa partecipa con il proprio punto di vista, con i propri sentimenti al surreale forum narrativo.