L'io come cervello

La tesi centrale di questo libro, scritto a volte in maniera simpaticamente colloquiale, è che – come dice il titolo – il nostro io si identifica con il cervello. Il corollario è l’inesistenza dell’anima (spirituale). Ma ci sono molte altre tesi davvero interessanti, meditate e solidamente argomentate. I capitoli di solito non sono strutturati sistematicamente: piuttosto accumulano dati e riflessioni atti a illuminare l’argomento del capitolo. Molto buona, quasi impeccabile, la traduzione di Giambruno Guerrerio

Interessante sotto diversi aspetti. Risulta una agile e scorrevole introduzione ai rapporti biologici basilari del cervello. La critica in rapporto a schemi non scientifici risulta per lo più fuori luogo; in quanto questi vengono presentati banalmente e comparati con un modello, lo sperimentalismo, i quali presupposti divergono fortemente rendendo le traduzioni tra i due paradigmi impossibili. A mio parere gli obbiettivi non vengono raggiunti; la critica si basa su di un senso comune che taglia i ponti con i restanti sistemi, in modo infondato. Si vuole parlare del cervello? ben venga. Si assume il metodo sperimentale come assoluto? ben venga, ora però quali altre conclusioni potrebbero seguire a tutto ciò?