Invito al pensiero di Ludwig Wittgenstein

scheda di Andronico, M., L'Indice 1990, n. 2

È sempre utile un invito alla lettura di Wittgenstein, soprattutto se si tiene presente lo stile di composizione delle sue opere, che volutamente non hanno la forma di un'esposizione discorsiva e che solo di rado fanno riferimento esplicito ai pensatori o ai contesti problematici cui sono dirette proposte di soluzione e critiche. In modo particolare il libretto di Valent costituisce una presentazione molto aggiornata del pensiero del filosofo, in cui si attribuisce, ad esempio, il dovuto rilievo ad opere non ancora tradotte in italiano, come la Grammatica filosofica e le "Osservazioni sulla filosofia della psicologia". Tuttavia questo invito non svolge propriamente una funzione introduttiva, come invece ci si aspetterebbe; infatti la ricca analisi dei testi e i continui riferimenti a personaggi della storia della cultura europea convergono non in un'impresa espositiva dei punti problematici del pensiero wittgensteiniano, bensì nel reiterato sforzo, affatto estraneo allo spirito dell'opera di Wittgenstein, di leggere tra le righe e di far parlare il non detto, nell'intento di far emergere qualcosa come una Weltanschauung, il cui cuore sarebbe l'idea di un "linguaggio che funge da metro dell'essere". Tentativo senz'altro sconcertante, ma non per questo meno stimolante.