L'inverno della giustizia

E sarebbe un libro sul periodo di Tangentopoli, tutt'altro che finito poi? Soldi buttati per un libro, buon acquisto per un fermacarte o come appoggio per tavoli traballanti. Complimenti per l'elogio di Andreotti, condannato per mafia, benchè prescritto, e non innocente. Evidentemente Gismondi non conosce la differenza tra i due termini

Non capisco come si possa paragonare questo libro a "Mani pulite" di Barbacetto, Gomez e Travaglio. "L'inverno della giustizia" è un elenco (mal scritto) di allusioni e slogan, senza uno straccio di prova, documento o testimonianza. Tristemente populista.

Come ha detto qualcun'altro prima di me, "de omnis dubitandum", ho voluto leggere questo libro insieme a quello di Travaglio-Gomez-Barbacetto, perchè veniva presentato come il punto di vista dei "non-comunisti" su tangentopoli. Questo sarebbe un libro? Un libro che parla di eventi storici? Ma fatemi il piacere... Gismondi non fa altro che ripetere fino alla nausea i soliti slogan dei magistrati golpisti, dei comunisti che hanno governato l'Italia per 50 anni, di san Berlusconi martire, e via discorrendo. Non c'è un dato, un'informazione chiara e precisa sulle indagini e sui processi, una visione d'insieme della storia italiana recente; solo opinioni (rispettabili ma assolutamente velleitarie e comunque non motivate) e propaganda. In compenso vengono qua e là avanzate delle allusioni e dei dubbi che, se avessero un minimo di riscontro aprirebbero la porta a scenari terrificanti per la politica italiana, ben peggiori di quelli che hanno scoperto le indagini su tangentopoli; peccato che dopo aver gettato il sasso si nasconda la mano. Allora è propaganda anche questo? O manca il coraggio di andare veramente a fondo delle questioni? Un libro inutile.