L'invenzione delle nuvole. La storia affascinante della nascita della meteorologia

Assolutamente un libro da leggere sia per chi e' appassionato di romanzi sia per chi lo e' di meteorologia.

Il testo di Hamblyn, a metà fra romanzo storico e saggio di divulgazione, prende spunto dalla vicenda di Luke Howard (il meteorologo dilettante che nel 1803 propose la prima geniale classificazione dei tipi di nubi), per tracciare un vasto affresco della storia della meteorologia e, più in generale, della cultura europea tra Settecento e Ottocento. Gran parte del merito di Hamblyn sta nell'aver scoperto e raccolto una enorme mole di documenti, memorie, articoli e riferimenti che gli hanno permesso di proporre una piacevolissima ricostruzione del clima culturale inglese dell'epoca. Dalla prima conferenza del 1802 presso la Società Askesiana di Londra, durante la quale lo sconosciuto Howard propose la sua nomenclatura delle nuvole, fino alla Conferenza Meteorologica del 1896 che ratificò il sistema di Howard come classificazione universale, seppure con alcune modifiche, Hamblyn segue il filo di questa curiosa storia legata al tentativo di catturare e descrivere quanto di più effimero ed affascinante esista nella natura. La storia della descrizione delle nuvole si intrecciò inevitabilmente con la storia della scienza in genere, ma anche con quella della poesia, della pittura, della fotografia, della navigazione e del volo. L'opera pioneristica di Luke Howard, al tempo stesso scientifica e poetica, divenne quasi oggetto di culto nel periodo romantico, e tra i suoi ammiratori si ricordano Goethe, Shelley, Constable e molti altri. La lettura scorre veloce, nonostante l'autore tenda a volte ad una certa prolissità. Per tutti coloro che sanno lasciarsi affascinare dalle forme mutevoli delle nuvole e sanno che il cielo, sia esso stellato, sereno o costellato di nubi, è da sempre l'altra metà del paesaggio.