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L'invenzione dell'economia. L'artificio culturale della naturalità del mercato - Serge Latouche - copertina
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L'invenzione dell'economia. L'artificio culturale della naturalità del mercato
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Descrizione


I saggi pubblicati in questo volume indagano l'origine delle categorie e delle rappresentazioni economiche moderne tra XVII e XVIII secolo. Con questa ricerca storica si chiarisce come l'umanità contemporanea sia ossessionata dalla produttività, dal consumismo e dal concetto di crescita illimitata. Serge Latouche dimostra il carattere artificiale e innaturale dell'economia. L'economia viene "inventata" solo da un certo punto in poi della storia e si impone attraverso l'immaginario economico, l'utilitarismo e il mercato. Latouche pensa che nel pensiero dell'Occidente moderno, la ragione sostituisca del tutto la saggezza e diventi "razionalità calcolante" ovvero calcolo economico. Quando ci si occupa di esseri umani, osserva Latouche, la razionalità strumentale e calcolante (che può funzionare per acquistare in borsa), non basta più, perché si ha a che fare con dei valori: libertà, giustizia, equità. Un libro fondamentale per capire la modernità e affrontare la postmodernità.
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Dettagli

2009
1 gennaio 2009
168 p., Brossura
9788887307207

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Francesco Giacomantonio
Recensioni: 4/5

Il volume raccoglie alcuni contributi di Latuoche che considerano i contesti cultuali e intellettuali in cui si inquadra il discorso dell’economia. Trovano così spazio riflessioni su temi come il rapporto tra economia e storia, la costruzione dell’immaginario dell’economia, l’influenza delle posizioni dei moralisti sul pensiero economico. Si tratta di una lettura utile che permette anche di comprendere più ampiamente le evoluzioni della modernità.

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Sergio
Recensioni: 5/5

Ogni tanto fa bene riflettere anche su quello che si crede ovvio! Prima di leggere il libro non mi ero mai soffermato a riflettere sulla storia del concetto di "economia". Davo per scontato che questo concetto fosse sempre esistito come lo intendiamo oggi. È stata quindi una sorpresa scoprire che "l'economia" è un costrutto recente, entrato nell'immaginario comune in maniera pervasiva e totalizzante solo negli ultimissimi tempi. Bella l'analisi storica a partire da Aristotele, l'analisi dell'influsso dell'Agostinismo, delle contraddizioni del Protestantesimo, del Naturalismo di Darwin, ... fino al paradosso del "Dottor Adam e Mister Smith". Interessanti anche gli intermezzi, dall' "invenzione del lavoro" fino alla scomparsa del "lusso" dall'analisi economica come imprevedibile conseguenza della Rivoluzione Francese. Sorprendente è stato scoprire come certi principi morali siano stati completamente stravolti nel tempo, e che la stragrande maggioranza delle società apparse sulla Terra siano vissute e abbiano prosperato senza preoccuparsi tanto, come invece facciamo noi, dell' "economia" e delle sue regole ... tanto più che è ormai dimostrato che queste "regole" sono valide solo in un mondo immaginario, non hanno alcuna validità nel mondo reale ove sarebbero utili altri principi ispiratori (es. cooperazione al posto della sola competizione). Visto che la presunta "razionalità economica" svela ogni giorno di più la sua fondamentale irrazionalità, dimenticando la ragionevolezza e dimostrandosi incapace di distinguere i fini dai mezzi (es. il denaro), dovremmo veramente riflettere su quello che sembra ovvio, ma tale non è, per costruire una società migliore, a misura d'uomo e non di moneta.

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La recensione di IBS

Con questa raccolta viene presentato al pubblico italiano il percorso storico-culturale di Serge Latouche. I saggi pubblicati in questo volume indagano l'origine delle categorie e delle rappresentazioni economiche moderne tra XVII e XVIII secolo. Con questa ricerca storica si chiarisce come l'umanità contemporanea sia ossessionata dalla produttività, dal consumismo e dal concetto di crescita illimitata. Serge Latouche dimostra il carattere artificiale e innaturale dell'economia. L'economia viene "inventata" solo da un certo punto in poi della storia e si impone attraverso l'immaginario economico, l'utilitarismo e il mercato. Latouche pensa che nel pensiero dell'Occidente moderno, la ragione sostituisca del tutto la saggezza e diventi "razionalità calcolante" ovvero calcolo economico. Quando ci si occupa di esseri umani, osserva Latouche, la razionalità strumentale e calcolante (che può funzionare per acquistare in borsa), non basta più, perché si ha a che fare con dei valori: libertà, giustizia, equità. Un libro fondamentale per capire la modernità e affrontare la postmodernità.

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Conosci l'autore

Serge Latouche

1940, Vannes

Economista e filosofo francese rivendica la liberazione della società occidentale dalla dimensione universale economicista. Nato in Francia, è noto soprattutto come pensatore di punta, se non vero e proprio deus ex machina, della decrescita, corrente di pensiero che sta ottenendo un grande successo un po’ ovunque nel mondo e che rappresenta una delle critiche più avanzate e penetranti al modello di società capitalistico.  Professore emerito di scienze economiche all'Università di Paris-Sud, è specialista dei rapporti economici e culturali Nord-Sud e dell'epistemologia delle scienze sociali.Fra i suoi testi più recenti usciti in Italia: La scommessa della decrescita (2007); Come si esce dalla società dei consumi. Corsi...

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