International Treasure

Nato dall’incontro tra Kavus Torabi, Michael J. York e Steve Davis, il progetto denominato The Utopia Strong arriva alla pubblicazione del secondo LP, a tre anni di distanza dall’interessante debutto. Il variegato background dei tre – Torabi, polistrumentista e label owner di origine iraniana, ha militato tra gli altri in The Monsoon Bassoon, nei Cardiacs e nei Guapo, formazione dalla quale proviene anche York, oltre ad essere stato collaboratore di Coil e Teleplasmiste, mentre il più maturo Davis è noto in Gran Bretagna come campione mondiale di snooker – è garanzia di una certa freschezza di idee e varietà di fonti ispirative. International Treasure, il frutto di questa collaborazione, è un susseguirsi di lunghe, visionarie ed eteree fantasticherie per sintetizzatori ed organiche percussioni. La calma, esplorativa vocazione alla musica ambient del trio viene arrichita e impreziosita da un portato che fa riferimento alla scuola della kosmische musik tedesca, ma non soltanto a quella. Gli accordi di piano che punteggiano le improvvisazioni della lunga title-track richiamano in forma dilatata tanto il jazz quanto la neo-classica, mentre la tavolozza sonora e gli spunti melodici di Disaster 2 e Shepherdess incorporano suggestioni etniche. A sua volta il singolo Castalia, brano che avvia l’album in maniera forse inaspettata verso un finale più euforico e ritmicamente incisivo del previsto, sarebbe potuta venire fuori dalla fucina sonora di produttori di più giovane generazione come Four Tet, Floating Points o Jamie XX.