Inganno

Il principe di Cenerentola l'aveva trovata. Anche il mio, la prima volta e non avevo nemmeno dovuto perdere una scarpa. Al suo principe alla fine non le era importato chi lei fosse davvero. E al mio? Laurelin Paige ci porta nell'universo di una favola apparentemente perfetta. Il burbero principe che si innamora della povera fanciulla. Ma è davvero tutto rose e fiori? O le spine saranno talmente appuntite da squarciare tutto? Tessa Turani ha un desiderio: trovare uno sponsor per un ente di beneficenza a lei molto caro. Ma lei sogna troppo in grande: è una semplice assistente personale, non ha fondi, non ha un guardaroba adatto ma, soprattutto, non ha potere decisionale. L'occasione di assumere un'altra personalità si presenta quando Kendra, il suo capo, e proprietaria della Conscience Connect va fuori città e sta a Tessa sfruttare questo buon affare. Colui che detiene il controllo è Scott Sebastian, inavvicinabile scapolo ambito in tutta New York, figlio di una delle più potenti famiglie americane. Tessa però non è Cenerentola, e Scott ha l'aria di essere tutto fuorché un principe azzurro. Mi imposi di non guardarlo, anche se percepivo la sua presenza come se io fossi una calamita e lui rappresentasse il nord. La rapidità delle azioni scandisce queste 200 pagine. I personaggi, inclusa la protagonista Tessa, non sono approfonditi a livello caratteriale; il parterre di quelli secondari è molto scarno; le azioni sono spesso dettate dall'impulso e non dalla logica. Eppure, nonostante abbia molti difetti, è magnetico: non sono riuscita a staccarmene, per via del mistero che aleggia nelle vite dei figuranti, di un inganno incessante mosso da lucidità e pensiero che fa da padrone alle coincidenze. E il finale. Il finale che ti colpisce di botto, perchè era impossibile arrivarci se non nelle ultimissime pagine. Mi rendo conto che questa recensione rappresenti un controsenso essa stessa... ma non sono forse proprio questi romanzi a destare più curiosità di tutti gli altri?