L'inganno

Quando il detective Milo Sturgis, si presenta alla sua porta nel cuore della notte, il dottor Alex Delaware sa che è per una faccenda urgente: una donna, Elise Freeman, è stata trovata morta a casa sua. Il cadavere è stato ritrovato dal suo fidanzato, Sal, che ha chiamato immediatamente il 911. La donna era immersa nella vasca da bagno con del ghiaccio secco... un modo assai inusuale. Cosa ancora più sospetta è che tra i dvd della professoressa Freeman è stato ritrovato un dvd che contiene una sua dichiarazione contro tre dei suoi colleghi al liceo Windsor, una delle istituzioni scolastiche più prestigiose... chi di loro può essere stato? Perché è chiaro che Elise Freeman non si sia suicidata... L'ho comprato perché mi attirava la trama e non sono stata delusa. Accanto all'investigatore Milo, che non rispecchia il tipico tenente che si attiene alle regole del suo capo, anzi sembra cercare di trovare un modo per raggirarle e che ha una passione smoderata per il cibo, c'è il dottor Delaware, il quale è molto più posato e riflessivo. Direi che si compensano benissimo e fanno veramente una coppia affiatata. Di meno mi è piaciuto il capo della polizia, che avrebbe preferito non compromettersi troppo se non fosse stato strettamente necessario. Esattamente come ho disprezzato fin da subito tutto quell'oro intorno al liceo Windsor perché mi son ricordata del detto "non è tutto oro quel che luccica". Un thriller ben strutturato, dove la protagonista era un personaggio particolarmente affascinante e contraddittorio, ricco di segreti, bugie e finto perbenismo. Consigliato!

Senza infamia e senza lode..scorre come una storia non come un vero thriller, con relativi colpi di scena, momenti di tensione e tutto il resto..in raltà non coinvolge moltissimo in quanto rimane un'indagine molto meccanica.

Trama e libro sono del tutto differenti. Ci tengo a metterlo bene in chiaro. La "protagonista" morta effettivamente ha lasciato un DVD, nel libro però viene detto che era nascosto tra altri DVD della casa e su, non c'è "la cronaca del lungo calvario emotivo e fisico" ma ben sì SOLO una dichiarazione di stupro da parte di alcuni suoi colleghi. Leggendolo sono stata assalita da forti emozioni di rabbia. Il modo in cui la gente cerca di mettere i bastoni tra le ruote al Detectiv Milo e al Dottor Alex mi fa venire l'acido nello stomaco! Non tanto per il fatto in sè, in fondo è solo un libro e se tutti collaborassero, finirebbe nel giro di poco. Non è nemmeno perchè tu sai chi è il colpevole e loro lo evitano (solo nelle ultime pagine si riesce a dare un senso a tutto). Mi arrabbio perchè, nella realtà è esattamente così che funziona!!!!!!! Sarò ripetitiva, effettivamente un pò lo sono, però c'ho trovato veramente troppe similitudini con la nostra realtà. Mi rendo conto che ogni scrittore si basa su quello che lo circonda per realizzare un libro, sopratutto se è di questo genere... però, vedere riportato sul libro una realtà gonfiata, la digerisco poco! Una buona nota positiva però, c'è. Il colpevole, come ho detto prima, lo si identifica solo nelle ultime pagine. Quindi, ha un finale inaspettato.