L'infinito: un equivoco millenario. Le antiche civiltà del Vicino Oriente e le origini del pensiero greco

Un libro straordinario, come tutte le altre opere di Semerano, in particolare il grandioso "Le Origini della Cultura Europea". Anche se non ha il rigore formale di tante opere accademiche, ha la forza delle idee nuove e il suffragio di tante prove, non solo linguistiche ma anche della cultura materiale. Galileo non ebbe miglior fortuna in vita, ma forse le opere di Semerano saranno un giorno il Sidereus Nuncius della linguistica storica.

'Pontos Apeiritos' (Odissea X, 195). Basterebbe questa frase a demolire la teoria esposta nel volume. Senonchè, la enorme mole di argomenti messi in campo e la convincente esposizione di essi, rende estremamente difficile qualsiasi tipo di confutazione. Se autori come Severino, Cacciari, Canfora tessono le lodi dell'autore, vuol dire che non ci troviamo di fronte ad un semplice visionario o un dilettante allo sbaraglio. D'altro canto occorre dire che il libro non è di facile lettura. Nè l'autore si sforza di fluidificarne l'esposizione. Occorre avere la passione degli argomenti trattati e la costanza di arrivare alla fine della trattazione. Certo, a tratti è un po pedante, in altri traspare un malcelato astio nei confronti di un mondo accademico che non ne condivide le conclusioni. In altre pagine sembra che lo scrivente si lasci sopraffare da una certa presunzione che lo spinge ad essere caustico nei confronti degli 'indoeuropeisti'. Ma di fronte a tale cultura, viene davvero spontaneo perdonargli tutto. Assolutamente imperdibile!

Per me è stato un libro fondamentale . Oltre a permettermi di riconoscere le affinità linguistiche tra lingue europee e lingue mesopotamiche , mi ha condotto per mano a riscoprire il pensiero presocratico ed alla fine ho visto, da sola, guidata dall'autore, una meraviglia : la conciliazione tra pensiero presocratico e annuncio cristiano, operata da Giovanni nel quarto vangelo .