L' Incubo ad aria condizionata

Altro bel libro da parte di Miller anche se non lo definirei uno dei suoi migliori libri. E’ un resoconto, non propriamente un diario, del suo viaggio durato più di anno, di ritorno da Parigi, alla riscoperta della sua nazione di origine, gli Stati Uniti. Il libro risulta parzialmente disarticolato dato che i pensieri riportati non sono inseriti in una cornice organica propriamente definita. Il risultato è di tutto rispetto ed emerge una quadro abbastanza demoralizzante del paese che risulta essere la più grande potenza militare, politica ed economica del nostro pianeta, e nonostante gli anni passati non credo che la situazione possa essere migliorata molto, semmai credo che sia peggiorata negli altri paesi del mondo che nel frattempo si sono fortemente americanizzati.

Ho letto buona parte del libro...ma poi mi sono arenato. Peccato, inizia bene, non tanto per la trama quanto per l'atmosfera soffocante che ci fa capire bene il grigiore consumismo, la bruttura del culto del denaro e del lavoro...alcune righe su questi temi sono interessantissime, ma è un romanzo che non consiglio, è troppo dispersivo.