L' incisore di Lione

Illeggibile....io sono onnivoro ma qui mi rifiuto di continuare. Assolutamente immobile.

Un buon libro scorrevole. Citazioni, dispute e guerre teologiche sono il fulcro della storia che mai annoia, anzi a volte avvince nelle sue trovate. La religione cristiana è messa al setaccio in tutte le sue convinzioni da parte dell'autore che non vuole imporre posizioni e nemmeno tediare il lettore con supponenze cognitive.

Secondo me non è, come leggo qui in un giudizio, "apparentemente piatto": E' "PIATTO"! Diciamo che il confronto con "Q", che pure poteva risentire dell'handicap di essere stato scritto a più mani, lo perde di brutto. Sia sul fascino della ricostruzione, sia sulla tensione che (non) riesce a creare. Non che sia illeggibile o che sia addirittura sconsigliabile: è deludente, almeno per me. Sia sotto il profilo della ricostruzione storica sia sotto quello della suspence (questa assolutamente, ma dico assolutamente, inesistente). Anche dopo essersi abituati all'uso costante del tempo presente che fa l'autore (spero non il traduttore ...) nella narrazione, lo stile non è certo esaltante, anche se un certo "montaggio stile cinematografico" lo rende scorrevole. Anche troppo scorrevole, direi: il libro si legge molto rapidamente, ma alla fine la sensazione è quella di aver trangugiato una birretta insipida. Certo, resta il lodevole messaggio anti-fondamentalista. Ma basta? Per me no, altrimenti tanto vale leggere un saggio, che magari può essere anche storicamente più accurato. Mi permetto di consigliare, agli amanti di romanzi storici (e di argomento legato alla storia della Chiesa) i due strepitosi romanzi "Imprimatur" e "Secretum" dei due autori italiani Monaldi e Sorti, ora in "esilio" a Vienna. Purtroppo, visto il boicottaggio fatto dal loro editore (il berlusconiano Mondadori), causa pressioni della Chiesa, il primo non è mai stato ristampato e il secondo non è mai stato pubblicato in Italia. Io li ho letti in francese (sono stati pubblicati in parecchi paesi)! Vale la pena e, francamente, c'è un abisso (a loro favore) rispetto a "L'incisore" ...