In viaggio con la zia

Tema insolito per Greene, universalmente noto per i suoi gialli. Un direttore di banca in pensione, la cui unica passione è la cura delle sue dalie, viene letteralmente travolto da una zia che non vedeva da anni in una ridda di avventure senza soluzione di continuità, dalla Turchia al Paraguay. Situazioni e personaggi al limite del grottesco rischiano però di perdere in originalità e il continuo ripetersi di circostanze paradossali causa "assuefazione" e finisce col neutralizzarne l'aspetto umoristico. Si riscatta con una conclusione geniale tesa a dimostrare che, nonostante tutto, la vera natura di ciascuno di noi finisce comunque col prevalere a dispetto di tutti i tentativi messi in atto per stravolgerla.

Un romanzo pieno di gag e di situazioni tragicomiche, ben scritto. Il personaggio della zia incredibile e anticonformista. Leggero, ma mai banale. Consigliato.

Tutti i giorni al tramonto il cinquantenne Henry Pulling va nel giardino della sua casa londinese, prende l’annaffiatoio, lo riempie d’acqua e si prende cura delle sue dalie. Da quando è andato in pensione questa è l’unica attività di rilievo della sua grigia e monotona esistenza. L’improvviso incontro con la zia Augusta, una anziana donna avventuriera, disinibita, anche truffaldina, gli stravolge la vita. Questo libro è semplicemente spassoso. Chi è in crisi con la lettura perché da tempo non riesce a trovare nulla di interessante, deve provare questo libro.