In culo al mondo

Ma che gli è successo a Lobo Antunes? Che sia stato colpito da un fulmine da piccolo? De "La morte di Carlos Gardel" pensavo fosse stato un affascinante esperimento surrealista che comunque dopo molta fatica ho apprezzato, e che leggendo qualche altro suo titolo, avrei forse ritrovato una prosa meno allucinata e respingente che manteneva una complessità più facilmente abbordabile. Niente da fare, quel fulmine gli ha proprio trasformato la chimica del linguaggio, e il mondo descritto con tale linguaggio ti arriva come appartenesse a un mondo parallelo sdoppiato e ovattato, simile ma non uguale; una dimensione restituita solo da tinte fosche, traghettata attraverso un tunnel di visioni e pensieri spessi, grevi e pesanti su una realtà difficilmente sovrapponibile a quella conosciuta. È uno scrittore che ti porta al sovraccarico fino a rischiare il cortocircuito, chiamiamolo ermeneutico, ma più semplicemente ti manda in tilt, perché leggendolo non capisci se da quel letterario 'Altrove' Proust, vestito di contemporaneità, si sia impossessato di lui, o se sei tu che non capisci una mazza. Lui è di una profondità e di una bravura mostruosa, difficile da definire.

Questo è un grande libro, di una delle penne piu' prestigiose degli ultimi 50 anni, ancora troppo poco conosciuto in Italia. Vi consiglio "spiegazione degli uccelli"

Un monologo avvincente e scritto magnificamente; una guerra dimenticata ma non per questo meno cruda.....Erede diretto del Flaiano di "Tempo di uccidere", anche questo "In culo al mondo" è una lettura che non si dimentica facilmente