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Immigrazione. Un punto di vista
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1997
1 gennaio 1997
96 p.
9788886323604

Voce della critica


scheda di De Mauro, N., L'Indice 1998, n. 2

Monsignor Di Liegro, responsabile della Caritas romana, scomparso di recente, non ha mai nascosto le sue idee in difesa dei diritti degli immigrati. Questo libro le rinvigorisce con dati statistici e le trasforma in proposte concrete. Non è vero, per cominciare, che l'Italia soffra particolarmente del problema dell'immigrazione. Anzi. L'Italia conta una percentuale di immigrati rispetto alla popolazione residente dell'1,6 per cento, rispetto a una media europea del 4,4 per cento. Nessun filo spinato può, comunque, fermare la montante massa di diseredati che bussa alle nostre porte chiedendo solo di lavorare. Per loro bisognerebbe prevedere il sistema delle quote, per regolamentare (e, precisa Di Liegro, per aumentare) gli arrivi, come negli Usa e in Canada. Maggiori incentivi a favore dell'immigrazione stagionale, poi, favorirebbero il "deflusso" durante la stagione morta. A ciò si dovrebbe aggiungere, da parte di tutti i paesi industrializzati, l'innalzamento della quota di Pil destinata alla cooperazione internazionale (ora è solo dello 0,7 per cento, tra l'altro non rispettata) e una politica volta ad abbattere l'esplosione demografica dei paesi in via di sviluppo. Infine Di Liegro, figlio orgoglioso di un immigrato clandestino, smonta lo stereotipo più diffuso: l'immigrato illegale come sinonimo di criminale. I dati dimostrano il contrario. Ed è proprio l'illegale ad aver maggior bisogno di protezione dalle organizzazioni criminali che ne hanno favorito l'ingresso e lo tengono in ostaggio. Sono queste a dover essere combattute.

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