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Recensioni Ilva football club

Ilva football club di Fulvio Colucci, Lorenzo D'Alò
Recensioni: 5/5
Un giornalista sportivo nato al quartiere Tamburi di Taranto, dopo il sequestro dell'Ilva da parte della magistratura per disastro ambientale, decide di riannodare i fili del passato. Sente di doverlo al padre, morto di cancro; a quella generazione di calciatori, scomparsa a causa dell'inquinamento, di cui aveva fatto parte negli anni '70 e '80; alla storia della sua città, stretta dalla crudele morsa dell'acciaio che le impedisce di costruire memoria e futuro. Col pretesto di cercare, con vana consapevolezza, la "maglia grigia" – indossata durante un torneo e che tanto ricordava il colore del siderurgico – si trasforma in un viaggiatore nel tempo, raccogliendo anzitutto la sua testimonianza, e poi quelle di un commerciante diventato memoria storica del football di quartiere e di un ex allenatore delle formazioni amatoriali. Si dipana così la vicenda di un Ulisse catapultato negli anni drammatici in cui il "colosso d'acciaio" era il totem fasullo di un tragico benessere; fino alla trasfigurazione della vicenda nel grande racconto collettivo di undici, anonimi, campioni. L'Ilva Football Club, squadra ricostruita immaginando di mettere insieme le "figurine" di alcuni tra i tanti che a Taranto lasciarono la giovinezza sul terreno del campo sportivo Tamburi vecchio: a un passo dalla fabbrica più inquinata d'Europa, a due dal cimitero dove le polveri minerali colorano di rosso le lapidi. "Ilva Football Club" è un racconto nel quale tre storie parlano del passato, del presente, del futuro, intrecciandosi. È la "Spoon River" dei campi di calcio in terra battuta sui quali si è scritto un pezzo della disastrosa parabola industriale del Mezzogiorno, attraverso la lente del calcio giocato in un quartiere-simbolo. Vite perdute e vite che resistono nella trincea della memoria. Lo slancio di chi non si arrende a un destino e crede possibile ancora giocare l'ultima partita, la partita della vita, a prescindere dal risultato. )
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