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"L'umorismo, vale a dire la capacità di rendersi conto che qualcosa è divertente, è universale: non esistono culture che ne sono sprovviste. La si può tranquillamente considerare una componente necessaria della natura umana". è questa la tesi principale espressa nel libro Homo ridens, un titolo quanto mai azzeccato per un saggio, peraltro serio, sulla natura e le origini dell'umorismo. Scritto da Peter Berger, sociologo americano che insegna all'Università di Boston, Homo ridens esplora i territori affascinanti della filosofia, psicologia e teologia del comico, alla scoperta di quella che dopo tutto si rivela essere una via alternativa alla conoscenza.
Non è facile spiegare che cosa sia esattamente questo libro. In breve, per dirla come l'autore "non è una raccolta di barzellette..., è un libro sull'umorismo, ma non è sostanzialmente un libro comico... Si tratta di una lunga riflessione sulla natura della comicità intesa come esperienza umana fondamentale."
Il volume si divide in tre parti. "La prima riguarda quella che potrebbe definirsi l'anatomia del comico, vale a dire ciò che esso è, semplicemente." Per fornire un quadro il più chiaro possibile del fenomeno vi sono riportate tra l'altro diverse tesi e congetture sull'argomento. "La seconda parte è una ricognizione di vari generi o forme espressive della comicità, con prevalenza di riferimenti a esempi letterari. La terza parte è un tentativo di raccogliere le implicazioni religiose racchiuse nel tema"; analizzando il rapporto tra follia e redenzione e affrontando il problema del perché la maggior parte dei teologi sia così priva di umorismo.
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