Ho chiesto rifugio al mondo

"Ho chiesto rifugio al mondo e il mondo mi ha riportato a casa insieme al mare; è stato terribile, è stato stupendo. Tutto questo sono stata io e ora sono io. Sono cambiata, ma cambiare non vuol dire rinnegare ciò che si è stati, vuol dire evolversi." Ieri notte ho terminato il romanzo di Anna Faiola, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, seppure in maniera virtuale, "Ho chiesto rifugio al mondo". Il libro è la storia di una ragazza Italiana, Asia, che nonostante abbia "tutto" , e con "tutto" si intende un lavoro fisso in Italia, decide di passare un paio di mesi facendo volontariato a Jaipur, India. Due motivi la spingono fin là- la sua passione nascosta per la fotografia e il bisogno di riscoprirsi e mettersi in discussione. Asia vuole anche ritrovare la famiglia di una donna Indiana senza nome e il suo unico indizio è, appunto, una foto scattata un decennio prima e un indirizzo. A Jaipur Asia incontra una ragazza Indiana, Kajri, innamorandosene. Non svelerò di più, ma posso solo dire che il romanzo è stato scritto con un amore che trasuda da ogni parola, è appassionante e avvincente. La prospettiva di Asia è quella di tante ragazze che, come me, cercano sempre di essere oneste con se stesse. L'amore lesbico non è stato descritto in maniera voyeristica, ma con il dolce realismo di chi ci è passato e di chi sa cosa significa.

Bello, mi è piaciuto molto!! Devo ammettere che sono restio a leggere libri di autori emergenti ma con questo libro mi sono stupito.. L’autrice è stata capace di metter su una storia così reale, avvincente, emozionante che mi ha “costretto” a non fare altro se non trascorrere delle piacevoli ore sul divano: io, la mia dolce gattina, Asia e Kajiri. Una lettura gradevole, una penna raffinata ma dolce al tempo stesso, penetra facilmente nello stato epistemologico dei personaggi, si ha empatia, si provano emozioni una dietro l’altra.. per me assolutamente consigliato

Se questo è un esordio credo potremo aspettarci dei libri molto interessanti in futuro da quest'autrice. In uno scenario povero di opere autoctone quantomeno decenti, Anna Faiola è riuscita a dare un fil rouge ad argomenti scomodi e pesanti: dalla difficoltà dei giovani che sempre maggiormente sentono la pressione famigliare e sociale di un qualcosa che ormai non è più scontato, alla realtà lavorativa. Dalla morale e la pesantezza di un sì o un no, all'amare qualcuno come te, con tutto ciò che può comportare in un paese ai minimi termini in quanto a diritti individuali. Dal sopravvivere, noi stessi, al combattere per far sopravvivere chi ami, a lottare fino allo stremo delle forze per far sopravvivere degli sconosciuti, delle persone. Questo libro ti rapisce, man mano che si avanza nelle pagine rimani sempre più invischiato in una rete di domande che le parole scritte ti portano a porti. Girata la copertina sali su montagne russe che mai annoiano, in certi punti ti spezza il cuore ma poi te lo aggiusta, trascinandoti..in una tenda.. Un'opera da divorare, da leggere e rileggere finchè le pagine non si staccano dalla rilegatura, consumate.. e poi da ricomprare!