Hitler

Devo ammetterlo: sono molto, ma molto perplesso. Ho acquistato questo testo basandomi, soprattutto, su letture precedenti dei due autori, storici di estremo interesse, specialisti dell'epoca presa in esame e noti accademici. Mi rendo perfettamente conto della difficoltà, insita nell'impresa: racchiudere in poco più di cento pagine un personaggio ed un'era non certo facile. Il risultato finale, a mio sindacabile avviso, è una sin troppo esile liofilizzazione hitleriana, con talora, passaggi e considerazioni che avrebbero avuto la necessità di un ulteriore approfondimento. Non mancano gli errori, minimi, se vogliamo, ma quasi imperdonabili, in una libro redatto da degli studiosi di fama ( cfr, p.6, dove si scrive, sbagliando, che il medico che curò la madre di Hitler nel 1907, era il dottor Blum: sarebbe stato sufficiente un rapido controllo ai testi biografici citati per correggere la "svista"). Una visione sin troppo scarna e limitata, che focalizza la sua attenzione su determinati punti ideologici della visone hitleriana e del suo progetto geopolitico e razziale. Nulla di nuovo, né date le premesse poteva essere. Hitler appare così come una sorta di iceberg, isolato, senza rapporti alcuni con l'Europa, e non solo essa, del suo tempo. Non fu così, credo. La Geistesgeschichte, tanto vituperata, esclusa dalla porta principale, fa tuttavia la sua comparsa, a volte, da passaggi laterali, incidendo comunque in profondità. Non poteva, forse, essere diversamente. In definitiva: un utile "Bignami" ( per chiarezza: lo scrivo non in senso "spregiativo"), che può essere di specifica utilità per uno studente che si prepari ad un esame. Certo, l'esile biografia rimanda a testi ben più corposi e, ovviamente, competi e co0mplessi, ed a loro che si deve, a mio avviso, s'intende, fare riferimento.