Hands & Mallets

Questo album è il risultato di una collaborazione artistica e di un'amicizia che dura da 17 anni. Un lungo viaggio culminato nel jazz del Marco Pacassoni Quartet e nel tributo Frank & Ruth, dedicato a Zappa. Hands & Mallets comprende quasi esclusivamente composizioni originali dell'ultimo anno (tranne due pezzi). Una sintesi della loro carriera di compositori e interpreti che avviene in un contesto globale che, se da un lato ha impedito alle persone di incontrarsi, dall'altro ha favorito l'introspezione, la ricerca e lo studio. La sequenza dei brani dimostra come due diversi approcci compositivi possano dialogare e creare un flusso unico che attraversa i generi musicali. Allo stesso modo i due musicisti dialogano, senza sovrapporsi ma ascoltandosi reciprocamente e gestendo gli elementi primari (armonia, ritmo, melodia e spettro sonoro) in modo magistrale e sempre puntando al risultato. È infatti anche un disco sull'arte del comping, sull'ascolto del pianismo orchestrale di Enzo, e su come gli strumenti percussivi possano raggiungere un lirismo così alto, negli assoli di Marco. Ci sono tre tributi nell'album: il primo a J.S. Bach, con una famosa invenzione a due voci, alla quale Enzo aggiunge la terza in uno spericolato esercizio di contrappunto. Il secondo “Tombeau de Pierre” è dedicato all'affettuosa memoria di Pierre Ruiz, mecenate e produttore dell'album “Frank & Ruth”, prematuramente scomparso. Il terzo è un omaggio a una delle più belle canzoni italiane mai scritte: “Almeno tu nell'Universo”. Un brano che è anche una canzone, ma è di fatto musica assoluta per il suo equilibrio tra melodia e armonia, che qui viene rispettato senza additivi. Un esempio dell'universalità della musica e un augurio di speranza in un momento così difficile.