H come Milano

H come Milano è un romanzo di De’ Rossignoli ambientato in uno scenario post-catastrofe nucleare e racconta, attraverso lo sguardo cinico del protagonista, i giorni successivi allo scoppio di una bomba nucleare su Milano. È certamente un romanzo figlio del suo tempo (in quanto pubblicato nel 1965, in piena Guerra fredda), ma questo non scalfisce la sua potenza e la lucidità con cui viene narrata la storia. Una storia toccante, che rimane impressa. Il protagonista, accompagnato da Milva, una ragazza incontrata poco dopo il tragico evento, si muove in uno scenario che in pochi istanti è profondamente cambiato e si è trasformato in un mondo di morte e di mutazione, dove i valori etici e morali hanno lasciato posto al caos, alla violenza e alla lotta di tutti contro tutti, in nome della sopravvivenza. Si tratta del timore più grande di quegli anni: pochi istanti di guerra nucleare globale e la civiltà umana è spazzata via dal mondo lasciando al suo posto solo follia e decadenza. Esposto non soltanto alle radiazioni ma anche a sciacallaggi, deliri, desolazione e brutalità, il protagonista, dopo forse un primo illusorio barlume di speranza, perde a poco a poco la sua razionalità, la sua umanità e la capacità di affrontare il futuro e sperimenta un lento e inesorabile precipitare nell’abisso, fino ad un finale inaspettato.

H come Milano, è un romanzo di genere catastrofico e racconta, attraverso gli occhi del protagonista, i momenti immediatamente successivi allo scoppio di una bomba nucleare su Milano. Pubblicato nel 1965 in piena guerra fredda, è tornato prepotentemente di attualità a causa dell’incubo atomico che sta scatenando la Corea del Nord. Il protagonista si ritrova davanti ad una città spettrale, capisce la gravità della situazione e cerca da subito la strada della sopravvivenza. Fa conoscenza di una ragazza in stato confusionale e la porta con sé per proteggerla e condividere con lei questo momento di follia. La storia è un lento precipitare nell’abisso, dopo un primo momento di speranza. L’ordine costituito non esiste più. Gruppi di persone si uniscono e provano a dettare legge in determinate zone. L’unica struttura a continuare a vivere è l’ospedale dove arrivano i feriti. In pochi giorni la situazione degenera. Tutti sono malati, anche chi credeva di essersi salvato dagli effetti devastanti delle radiazioni. Attraverso il protagonista e la sua genesi psicologica, che da combattivo si va pian piano affievolendo fino al drammatico finale, si narra la storia di tutta la comunità colpita. Attraverso il protagonista l’autore lancia un messaggio inequivocabile: dal fall out non ci si salva. Romanzo di fantascienza che per la lucida crudezza espressa potrebbe essere considerato un horror. Se ne sconsiglia la lettura ai deboli di cuore.