Il gusto di vivere

Negli ultimi anni la casa editrice Sellerio ha riproposto all'attenzione del pubblico gli scritti di Fusco, ristampando parecchi dei suoi libri. Nella scia si è poi inserita anche la Baldini Castoldi Dalai, che ha ripubblicato un'ampia antologia della rubrica quotidiana che il giornalista spezzino teneva sul "Giorno". Tuttavia, se si dovesse fissare la primogenitura della riscoperta di Fusco, la palma spetterebbe alla Laterza. Fu la storica casa barese, infatti, a pubblicare per prima una raccolta di articoli nel 1985, a un anno dalla scomparsa dell'autore. Il volume non ebbe allora la fortuna che avrebbe meritato. Oggi, con il nome di Fusco tornato a circolare con sempre maggiore insistenza nel passaparola dei lettori, Laterza ristampa opportunamente il volume edito quasi vent'anni fa. Si tratta di un'antologia di articoli di giornale. Tutti, tranne uno, mai raccolti prima in volume. Divisa per blocchi tematici, la raccolta abbraccia tutti i temi più cari all'autore: il fascismo e la seconda guerra mondiale, il mondo della malavita, la vita notturna, la provincia balorda e oziosa. Argomenti sui quali Fusco poteva esercitare il talento satirico e la capacità narrativa. Dopo le prime pagine si è presi in modo quasi irresistibile e, come nelle serate viareggine di cui raccontano i testimoni oculari, Fusco torna a tenere banco e intrattenere in modo avvincente il lettore con vicende singolari, evocate con una verve irresistibile. Tuttavia la lettura di questi scritti non si riduce a una divertente carrellata di tipi e situazioni grottesche, ma, soprattutto nei pezzi che rievocano avvenimenti del passato, acquista il valore di un'inconfondibile ricostruzione d'epoca. Certo, non sempre i dettagli riferiti da Fusco hanno piena attendibilità, ma sono in grado di evocare con precisione l'atmosfera di un momento.

Maurizio Griffo