Guided Tour

Pur avendo da poco compiuto 70 anni, un'età in cui la maggior parte degli artisti cominciano a guardare solo indietro, lo straordinario vibrafonista Gary Burton conferma la sua inesauribile vena creativa con un nuovo lavoro intitolato “Guided Tour”. Questo suo nuovo album prodotto dalla Mack Avenue Records, lo vede affiancato dalla sua nuova formazione: The New Gary Burton Quartet, con cui ha già registrato l’album “Common Ground”. Il quartetto lo vede affiancato dal giovane prodigio Julian Lage alla chitarra e da due veterani come il contrabbassista Scott Colley e il batterista Antonio Sanchez. «E' la differenza tra giocare con alcuni eccellenti musicisti e la ricerca di una chimica di gruppo che va al di là di questo; un incontro di menti creative» spiega Burton parlando della sua nuova band. «Nei miei cinque decenni di carriera ho suonato in diversi gruppi, ma ho provato questo solo una manciata di volte; se anche solo un musicista non è parte integrante della combinazione, non si raggiunge quello stato magico. Ma dal primo disco di questa band, tutto è andato alla perfezione». In “Guided Tour”, propone brani originali composti da tutti i membri del gruppo, mettendo in luci le diversità stilistiche che li caratterizzano. Diversità che trovano una sintesi nella straordinaria alchimia del gruppo che rende la loro musica così affascinante. Per Burton, la prova del successo di questo gruppo e di questo suo nuovo album è arrivata diverse settimane dopo che i musicisti avevano lasciato lo studio. «Non posso giudicare un album subito dopo averlo registrato» spiega Burton «ho sempre messo ogni nuovo progetto da parte per un mese o giù di lì, per poi tornare ad ascoltarlo con orecchie fresche, come un ascoltatore che lo senta per la prima volta. E quando l'ho fatto con “Guided Tour”, sono rimasto colpito dalla ricchezza dei contenuti, dalla varietà delle composizioni e da come il gruppo abbia saputo cogliere l’essenza di ogni brano».