La grotta di cristallo

Il primo di una bellissima trilogia di romanzi di Stewart, una "autobiografia" di Merlino, se Merlino fosse stato molto più 'normale', ovvero senza poteri magici (diventati leggenda a causa della credulità della gente) e testimone dell'ascesa al potere di Artù. Il merlino della Stewart possiede comunque il dono della "vista" ovvero ha qualche visione del futuro (e della pirokinesi) ma è narrato inmaniera molto più umana, mentre la scrittirice, padrona delle fonti, tenta anche di ricostruire una mentalità medievale, non anacronistica / adattata alla mentalità contemporanea. Consigliatissimo se amate il ciclo arturiano ma siete un pò stufi di magie ogni 2 pagine, e se amate tolkien, ma siete stufi dei suoi mega-riassunti. Stewart non riassume, narra. Bellissimo.

"La grotta di cristallo" è il primo romanzo della triologia arturiana scritto da Mary Stewart. Un romanzo scritto in prima persona in cui Merlino ci racconta la sua infanzia come figlio bastardo della figlia di un re che non gli perdonerà mai quel disonore. Una serie di avvenimenti avventurosi talvolta fortuiti lo porteranno all'incontro con il vero padre avvenimento che lo porterà in futuro ad essere il creatore di quel re leggendario noto al mondo come Artù. Una narrazione scorrevole ed emozionante che non stanca chi lo legge.

Nell'epoca in cui in Britannia lo splendore della cultura romana è offuscato da un ritorno alla barbarie e dal riaffiorare di antiche e mai dimenticate credenze, un ragazzino scopre chi è e il dono oscuro di cui è portatore. Tra scontri armati, intrighi e spietate lotte di potere, il giovane Myrddin Emrys scoprirà dove lo vuole condurre la Vista: verso la leggenda più famosa di tutte, narrata come mai è accaduto prima.