Green River killer. Caccia al serial killer più sanguinario d'America

C'è poco da dire...gran bel libro. Una storia avvicente ed lo è ancor di più pensando che sia relamente accaduto. Sembra più un romanzo. Da avere per gli appassionati.

Il libro narra la lunghissima indagine (oltre 20 anni!) che ha portato alla cattura del killer colpevole del maggior numero di omicidi compiuti da una sola persona negli Usa: ha ucciso nella zona di Seattle almeno 48 donne (soprattutto prostitute, molte delle quali minorenni). L'autore è stato prima membro della squadra costituita nell'82 per indagare sui crimini del mostro, poi ha fatto carriera fino a diventare sceriffo della contea. Pure, non ha mai dimenticato questa vicenda, tanto da penalizzare la vita familiare a causa del peso che questa storia gli aveva lasciato addosso. Pur essendo un lungo resoconto di eventi, il libro avvince come un thriller. Si parla non solo dei ritrovamenti ma anche della vita di alcune vittime, dell'ambiente in cui si trovavano a crescere e ad esercitare il proprio mestiere. Si mostra come la politica possa spesso interferire pesantemente con il lavoro già non facile di chi deve indagare su crimini compiuti in situazioni estreme. Tra i personaggi anche Ted Bundy, sentito dall'autore come "consulente", vista la sua lunga e arcinota carriera nel campo del delitto. Una lettura interessante per vari motivi: le indagini, l'ambiente sociale, le dinamiche all'interno delle forze di polizia, la mente del criminale e la vita (troppo breve e spesso molto difficile) delle sue vittime.