Grandi programmi. Come costruire tabelle di allenamento con il sistema sostenibile

Molti non sono soddisfatti se un libro sul bodybuilding non contiene nemmeno una scheda di allenamento. Così si è pensato che i testi che ne avessero di più fossero i migliori. Ma a cosa serve cambiare scheda o sperimentare tecniche allenanti senza seguire una programmazione almeno annuale? Ora molti libri sul mercato, soprattutto auto pubblicati, lo fanno ma si limitano a un susseguirsi di schede e basta, scritte con caratteri enormi per riempire le pagine. Grandi programmi è diverso, offre una programmazione completa e longeva adattabile alle esigenze dell’atleta, o almeno queste sono le intenzioni dell’autore che purtroppo come scrittore non è bravo tanto quanto dice di esserlo nella veste ufficiale di allenatore. Sono troppi gli errori e soprattutto si vede la mancanza di una supervisione da parte di qualcuno competente in lingua italiana piuttosto che nel fitness; anche una maestra elementare sarebbe bastata! Poi per mettere in pratica le teorie di Grandi bisogna avere una certa esperienza e voglia di rileggere con attenzione: viene offerto un progetto non un allenamento preconfezionato, anche se da appassionato lo vedo troppo incentrato sul trittico degli esercizi del power lifting più la sola military press. Tranne quest’ultimo gli altri tre sono spiegati in una maniera che davvero è la migliore mai letta prima, anche nei libri dedicati, soprattutto lo stacco da terra. E’ molto valido anche il capitolo dedicato alla postura. Il lettore si chiederà alla fine se Grandi programmi sia più utile agli atleti o agli allenatori, ma forse non serve chiederselo, è più utile leggerlo.