In-8° antico (17x11 cm), pp. XXX, 150 (2), cartonatura coeva con titolo manoscritto al dorso. Doppia antiporta figurata di cui una essente il ritratto di Bianca Cappello, marca tipografica al frontespizio. Dedica a stampa alla Principessa di Prussia Amalia Firme di appartenenza di antica mano al contropiatto anteriore e al frontespizio. Un piccolo lavoro di tarlo al contropiatto e alle ultime pagine, lievi aloni e macchiette alla legatura ma buon esemplare genuino conservante le ultime due pagine non numerate di errata. Prima edizione di questa non comune narrazione storica circa Bianca Cap(p)ello, di nobile famiglia patrizia, nata nel 1548. Sposatasi ad un gentiluomo fiorentino, Pietro Buonaventuri, divenne amante di Francesco de' Medici, marito di Giovanna di Baviera, prima segretamente, poi, dopo l'assassinio del marito, anche ufficialmente malgrado l'opposizione della corte fiorentina. Alla morte della consorte di Francesco, finì col prenderne il posto. In un banchetto tenutosi a Poggio nel 1587, Francesco cessò improvvisamente di vivere, e di lì a poche ore lo seguì anche la moglie: pare che la morte simultanea dei due coniugi fosse avvenuta in seguito a veleno, propinato per volere del cardinale Ferdinando. Le circostanze della loro fine dettero adito a lunghe controversie storiche e a numerosi lavori letterari in varie lingue di cui il presente risulta essere il secondo. Dapprima caratterizzata negativamente invece ultimamente la figura è stata rivalutata dagli storici al punto di scorgere nella Cappello un' abile diplomatica, benvoluta dal popolo e mecenate delle arti, non a caso milti poeti e scrittori le dedicarono loro opere. Cfr. Mastrodonato Galli, Storia della vita e tragica morte di Bianca Capello. Genesi di un racconto di successo del Settecento, 2009.
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