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Il grande incendio. Come la Rivoluzione americana conquistò il mondo 1775-1848
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Il grande incendio. Come la Rivoluzione americana conquistò il mondo 1775-1848 - Jonathan Israel - copertina
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grande incendio. Come la Rivoluzione americana conquistò il mondo 1775-1848

Descrizione


Un saggio che ricolloca la storia intellettuale della fondazione degli Stati Uniti nel suo contesto globale: il crogiuolo da cui nacque la modernità democratica

Jonathan Israel, uno dei maggiori storici mondiali dell'Illuminismo, ci spiega come le idee radicali dei fondatori americani come Paine, Jefferson, Franklin, Madison e Monroe abbiano impostato il modello per le rivoluzioni democratiche, i movimenti e le costituzioni in Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Polonia, Grecia, Canada, Haiti, Brasile e America spagnola. Perché la Rivoluzione americana fu un evento sorprendentemente radicale, che non si concluse con la trasformazione e l'indipendenza degli Stati Uniti, ma continuò a riverberare in Europa e nelle Americhe per i successivi tre quarti di secolo. Furono proprio le idee dell'Illuminismo radicale – con la distruzione dei tre pilastri della società europea di ancien régime (monarchia, aristocrazia e autorità religiosa) e la promozione del repubblicanesimo democratico, dell'autogoverno e della libertà – a ispirare le rivoluzioni in molte nazioni, dove i vari leader sposarono i valori democratici americani, seguendo esplicitamente l'esempio proposto dal Nuovo Continente. In che modo le idee espresse dalla Rivoluzione americana ispirarono le rivoluzioni in tutta Europa e nel mondo atlantico tra fine Settecento e Ottocento?
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Dettagli

2018
30 ottobre 2018
VIII-870 p., ill. , Rilegato
9788806236762
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Indice

Introduzione. La rivoluzione americana e le origini della modernità democratica

I. Le prime avvisaglie
II. Il costituzionalismo rivoluzionario e l’Unione federale (1776-90)
III. Formare i repubblicani
IV. Benjamin Franklin: un’icona americana?
V. L’emancipazione dei neri: la questione della schiavitù nella nuova repubblica
VI. Le espropriazioni ai danni dei nativi americani
VII. I bianchi diseredati
VIII. Il Canada: un conflitto ideologico
IX. La Rivoluzione americana di John Adams
X. La Rivoluzione francese di Jefferson
XI. Un caso tragico: la Rivoluzione irlandese (1775-98)
XII. La svolta conservatrice negli Stati Uniti: l’emergere del sistema partitico negli anni Novanta del Settecento
XIII. L’America e la Rivoluzione haitiana
XIV. La Lousiana e i principii del ‘76
XV. Un’epoca di rivoluzioni: Napoleone, la Spagna e le Americhe (1808-15)
XVI. Reazione, radicalismo e américanisme sotto la Restaurazione (1814-30)
XVII. La Rivoluzione greca (1770—1830)
XVIII. I combattenti per la libertà negli anni Trenta
XIX. Le rivoluzioni del 1848: radicalismo democratico contro socialismo
XX. La reazione americana (1848-1852)
Conclusione. Eccezionalismo, populismo e scomparsa dell’Illuminismo radicale

Note
Bibliografia
Indice analitico

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Diogene
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Testo fondamentale

Un'opera da leggere per comprendere la Rivoluzione americana in collegamento con la storia delle idee politiche e costituzionali che furono sviluppate in ambito transatlantico tra Europa e Americhe. E' semplicistico pensare che l'economia determini la storia, ma bisogna considerare l'importanza delle idee di gruppi di persone che con abilità e determinazione riescono a prendere il potere.

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Giandomenico
Recensioni: 5/5

Libro corposo, di oltre 800 pagine, che approfondisce culturalmente, politicamente e filosoficamente la rivoluzione americana che ha dato l’indipendenza alle prime tredici colonie formando quelli che poi, sono diventati gli Stati Uniti che oggi conosciamo. Una rivoluzione le cui idee, più o meno illuminate, hanno contagiato negli anni immediatamente successivi altre nazioni come Francia, Olanda e Irlanda ed altre, dando orgine a sommosse, sedizioni e rivoluzioni vere e proprie che hanno sconvolto il quadro politico europeo e mondiale alla fine del settecento ponendo le basi moderne per un processo di evoluzione politica, sociale e industriale che si è concluso solo alla fine della seconda guerra mondiale. Un ottimo testo, dalla scrittura elevata, che tratta dei massimi sistemi che ancora oggi sono al centro del’attenzione creando una certa nostalgia per quei principi, a volte elementari, che tanta politica attuale sembra aver dimenticato.

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Jonathan Israel

1946, Londra

Professore di Storia moderna all'Institute for Advanced Study di Princeton, è specializzato nella storia dei Paesi Bassi, dell'Illuminismo e del popolo ebreo in Europa. Per Il Mulino ha pubblicato Gli ebrei d'Europa nell'età moderna (1550-1750) (1991), mentre per Einaudi Una rivoluzione della mente (2011) e La Rivoluzione francese (2015).

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