L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro interessante, fra i tre personaggi femminili s'impone all'attenzione del lettore Gemma, in cui è chiaramente riflessa l'immagine della cantante. Buona l'idea della "casa" in cui riunire anime alla ricerca di se stesse, per certi versi mi ricorda "L'albergo delle donne tristi" della Serrano. Personalmente ho riscontrato una certa pesantezza nello stile, una mancanza di fluidità nel passaggio da una scena all'altra per cui mi è stato faticoso seguire l'evolversi delle varie storie, ma andrà meglio il prossimo romanzo che sono sicura ci sarà poiché intuisco nell'autrice un'ansia di ricerca in divenire propria delle persone coraggiose.
Nel suo secondo romanzo, La Grande Casa, la cantante Nada Malanima tenta un intreccio complesso, descrivendo più personaggi femminili i cui destini convergono verso il finale. Diciamo subito che il personaggio meglio riuscito è quello di Gemma, che rappresenta l'alter ego della cantante. In esso, Nada ha trasposto i suoi malesseri derivanti da un successo ottenuto troppo presto. La madre malata di depressione-come già scritto nel precedente Il Mio Cuore Umano- le fughe dallo spettacolo, il ritrovarsi anni più tardi con un pubblico più selezionato e sincero, sono cose che attengono al personale di Nada. La frase riportata nel libro e pronunciata dalla madre, "forse ho fatto male a fare di te una cantante", fu espressa davvero da sua madre, come la cantante ha rivelato due anni fa a Il Libro Possibile, festival pugliese dell'editoria. Per il resto Nada tenta una critica sociale ai talent show e agli squallidi personaggi che li reclamizzano, allestendo quindi un'ambientazione cupa alla Cime tempestose di Emily Bronte non sempre riuscita. La cosa meno brillante del romanzo è la descrizione della Grande Casa, una specie di comune dove affluiscono le persone più disparate. Nada si immagina vecchia centenaria, nel 2053, incapace di morire di morte naturale , mentre attorno a sé tutto è stato devastato da guerre, epidemie, pestilenze. L'amicizia, l'assistenza di persone che non appartengono strettamente al nucleo familiare, è vista come rimedio alla solitudine. In questo contesto, gli altri personaggi quasi scompaiono, in un affresco a volte molto disordinato che si chiude in un centinaio di pagine, dopo avere affrontato comunque tematiche care all'artista. Meno riuscito di il Mio Cuore Umano, più sofisticato ma privo di un suo piano organico, la Grande Casa comunque si concretizza come la nuova vita artistica di una cantante che non vuole più appartenere soltanto al mondo effimero della canzone ma che aspira a diventare un'artista multimediale, la cui scrittura spazia
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore