La grande arte

Storia in se molto bella, un vero noir! La lettura purtroppo non molto semplice ed a volte, dopo aver lasciato da parte il libro per alcuni giorni, dovevo leggere il capitolo precedente. Altro problema è il ricordare i nomi spagnoli, sia dei personaggi sia dei luoghi.. per quest'ultimi, in molti casi si potevano tralasciare rendendo magari più scorrevole la lettura.

Che bel romanzo, pieno di tutto quello che si vorrebbe trovare quando si affronta un libro: fantasia, azione, ritmo, storia, interesse, suspense, originalita', colpi di scena...e potrei continuare l'elenco all'infinito! Grande Fonseca, un autore di una fantasia pazzesca e pantagruelica, di cui non conoscevo neppure l'esistenza e se non fosse stato x i reminder di IBS, ancora adesso ignorerei quello che credo sia uno dei piu' geniali autori latinoamericani degli ultimi 30 anni, degno prodotto di quella letteratura che raramente mi ha deluso (non posso dire erede xke' poco piu' giovane di Amado, contemporaneo di Marquez e addirittura piu' vecchio, di almeno un decennio, di Vargas Llosa...). Ogni tanto capita ancora dunque di emozionarsi ed entusiasmarsi leggendo un buon libro!

Fonseca non è un giallista classico; la trama dei suoi libri è sicuramente noire, ma ciò che più affascina il lettore e forse anche lo stesso scrittore è l'utilizzo della medesima per costruire un inestricabile rebus, al fine di disorientare completamente il lettore. Gli ingredienti, sapientemente dosati, sono diversi: miriadi di personaggi apparentemente minori (vedi la cliente prostituta) che diventano protagonisti dopo 100 o più pagine, lunghi flashback sulla storia personale dei protagonisti, l'IO narrante che scompare dalla scena per 80 pagine se si escludono brevi comparsate, la cui collocazione temporale nella narrazione principale risulta indefinibile e dotte citazioni storiche, di chimica e sociali. Da questo punto di vista sono addirittura parossistiche le ultime 40 pagine con cambi di scena ogni 2, massimo 3 pagine!!! Uno scrittore ed un romanzo che piaceranno alla follia o risulteranno addirittura detestabili; io mi schiero tra i primi anche se ammetto che la storia è veramente difficile da seguire nelle sue peregrinazioni avanti ed indietro nella dimensione spazio-temporale.