Il grande amico Meaulnes. Invito alla giovinezza

l'ho dovuto leggere a forza 5 anni fa. forse anche per questo non mi ha lasciato assolutamente nulla, se non un senso enorme di noia.. pesanre, ridondante e insignificante...

Direi che è il più grande romanzo di formazione del '900. L'unico libro scritto da uno scrittore a sua volta in formazione, morto troppo giovane, che aveva però già intrapreso una certa strada. Il libro racconta semplicissimi avvenimenti, comuni direi,alla maggior parte dei ragazzi dell'epoca. Ne esce un romanzo quasi bucolico, un racconto basato esclusivamente sulle relazioni tra persone. E' questa la grandezza del libro: rendere degna di essere raccontata una storia molto semplice, praticamente una vita. Anche una vita può essere semplice, ma non per questo non degna di essere raccontata. Leggere assolutamente il saggio introduttivo di Riviere a Miracles (se riuscite a trovarlo, ahimè).

“Il grande amico Meaulnes” è proprio una storia da ragazzi. La storia è incentrata su un fatto fantastico che accade al protagonista, Meaulnes, appunto, e da cui si dipanano le storie di contorno degli altri personaggi. Meaulnes incontra, in un contesto del tutto irreale, la donna che gli farà battere il cuore finché non riuscirà ad averla solo per sé. Le sue vicissitudini si concluderanno con un finale a sorpresa, del tutto inaspettato. Il senso di amicizia e di rispetto che avvicina Meaulnes e gli altri ragazzi della storia è ciò che Fournier vuole trasmettere come valore fondamentale nell’adolescenza di tutti noi. (29/06/03)