Una grammatica semplice dell'umano

Iniziativa editoriale, più che iniziativa originale dell'autore. Un indizio, l'assenza di introduzione o presentazione. Il libretto è una collezione (peraltro lussuosa, cartonata con sopra copertina) di detti sapienziali associati a una sessantina di ‘voci’, frutto evidente di riflessione e di tante letture (l'autore è presentato come bibliotecario di Santa Romana Chiesa). Qualche “perla”, presa qua e là: SPERANZA “Abbiamo bisogno di qualcuno che guardi a noi con speranza”. “Comprendere che la speranza fiorisce nell'istante è sperimentare il profumo dell'eterno” TRADIMENTO – “Impariamo a superare il tradimento sul cammino dell'amicizia quando ce la mettiamo tutta per non tradire noi stessi”. SEMPLICITÀ – “Una panchina dei giardini può sembrare un oggetto in essenziale. Eppure ben rappresenta tutte quelle cose che ci aiutano a riorganizzare non solo il visibile, ma il nostro stesso modo di vedere”. FEDE – “I credenti non sono gestori di un'azienda esterna; sono servi e viandanti, nomadi e pellegrini innamorati, lettori e ascoltatori, adoratori. A mio parere, sotto le aspettative. Ricchezza lessicale, inversamente proporzionale alla profondità. Verrebbe da dire: “Metti un po’ di teologia leggera… anzi leggerissima”.