Gocce nere

Un futuro nemmeno tanto remoto, un regime informatico che governa il mondo attraverso la stazione orbitale chiamata Vortex, gruppi di ribelli-guerriglieri che si oppongono con una rete di comunicazione clandestina denominata Resyst. Su tale base Valerio Evangelisti, esponente di rilievo della fantascienza (e non solo) italiana, costruisce questo “Gocce Nere”. Al suo interno viene ripescato un capitolo presente su “Metallo Urlante”, ovvero “Sepultura”, incentrato su un carcere brasiliano che definire di massima sicurezza è riduttivo. La storia qui viene ampliata e arricchita di nuove idee senz’altro interessanti, con uno sviluppo incalzante e nuovi personaggi che si aggiungono a quelli già conosciuti sulle pagine di “Metallo Urlante”. Il problema è che la mole di materiale proposta da Evangelisti necessitava di uno spazio maggiore per essere sviluppata, invece “Gocce Nere” si esaurisce rapidamente e tutto resta troppo superficiale, sbrigativo, caratterizzazione dei personaggi compresa. Per rimediare Evangelisti ricorre a un uso smodato dell’infodumb (aspetto che comunque lo caratterizza sempre), ma è inevitabile visto che dietro la storia c’è una grande ricerca da parte dell’autore, soprattutto riguardo il folklore brasiliano. Con più pagine a disposizione “Gocce Nere” avrebbe potuto essere migliore, ma resta comunque una lettura valida per gli amanti del genere.

Romanzo breve ma dalle atmosfere classiche di Evangelisti...molto interessante, si legge abbastanza velocemente e forse avrebbe meritato maggiore sviluppo...

Buone idee che necessitavano di un maggior sviluppo. Troppi personaggi buttati in mezzo, troppa politica, troppi spiegoni. Sembra scritto in fretta, ma è comunque piacevole.