Il giorno della madre

Grande scrittore, da frequentare. Tutti i titoli tradotti in italiano meritano attenzione. Al di là dell'infelice traduzione del titolo (in spagnolo il titolo riprende un'affermazione marxista, la critica delle armi), Feinman ti (tras)porta nell'atmosfera opprimente dell'Argentina della dittatura, con le contraddizioni e meschinità che si sono sempre viste quando il potere diventa di pochi, ed è esercitato in modo violento. C'è anche un altro piano di lettura, più intimo e dolente, ed è lì che ancora una volta l'autore riesci a regalarci le pagine migliori.

Difficile definire il genere e l'argomento principale di questo romanzo. Con molta probabilità un'autobiografia, che, però, spazia dalla filosofia, alla psicologia, alla storia dell'Argentina e ai sui terribili anni '70, vissuti dal protagonista (autore) in prima persona. Ricco di citazioni letterarie, di riflessioni profonde, metafore e dinamiche psicologiche, sofferenza umana, sa anche farti ridere con un'ironia talvolta amara. Decisamente da leggere (attentamente anche le note), sarà più apprezzato da chi ha già conoscenze filosofiche di base. Libro stupendo, ricco, amaro e geniale.