Il giorno del settimo cielo

Questo libro è l'ennesima dimostrazione di quanti bravi autori italiani ci siano in circolazione, che ti fanno innamorare delle parole a prescindere dalla storia; peccato che in Italia se non hai un nome esotico nelle librerie sei sepolto da montagne di ciarpame americano, per non tacere di altri italiani che sfornano best-seller per meriti che esulano la letteratura...

La sensazione finale che ti rimane in bocca è un malinconico agrodolce. La delicatezza dei sentimenti che si incastrano nella particolare mente del protagonista appassionano e commuovono al tempo stesso. Il complesso rapporto tra un figlio nevrotico ed un padre esponente di spicco di una borghesia agiata, senza scrupoli e corrotta sono al centro della storia. La narrazione affonda profondamente dentro la mente di Aldo e procede con la tecnica del flusso di coscienza. Le immagini mentali si incastrano con il vissuto quotidiano. La scena si svolge in uno studio psicanalitico e i vari personaggi che si incontrano prendono mano a mano forma e motivo di essere. Una appassionata voglia di ribellione e di libertà accompagnano il lettore dalla prima all’ultima pagina. La fragilità, la voglia di vendetta, la paura di essere sovrastato dall’enorme sorriso del padre, questi sono i sentimenti che prevalgono. Diverse sono le domande che Aldo si pone, ma quella principale è: qual è il mio rapporto con il mio odiato padre? Splendido libro, lo consiglio caldamente

Questo libro è la dimostrazione che si può ancora usare il flusso di coscienza senza aver studiato dai gesuiti e senza essere di Dublino. Un ottimo esordio.