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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2017
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La Oates è la regina nel narrare il sogno americano. Il libro è bellissimo ma purtroppo è zeppo di refusi che non mi hanno fatto apprezzare appieno la lettura.
E' veramente un giardino di delizie quello dove si svolge la vita difficile e tormentata di Clara? O è piuttosto una chimera o un'utopia,cifra e simbolo di un'aspirazione alla felicità perennemente destinata alla frustrazione? Una cosa è certa:Joyce Carol Oates si conferma come una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea.
La vicenda si sviluppa dagli anni Trenta, della Grande Depressione, fino agli anni Sessanta. La protagonista è Clara, figlia di Carleton Walpole, un bracciante nomade, che si spostava, con la famiglia, da uno Stato americano all'altro, come raccoglitore di fragole, di lattuga, cipolle...E Clara era nata "nata nell'argilla rossa dell'Arkansas", in uno di quei campi malsani in cui erano ammassati i braccianti, che vivevano in tende. "Quando pioveva, le tende si piegavano per l'acqua, la facevano filtrare e si afflosciavano. Fango ovunque. Fango, mosche, pulci, scarafaggi" e poi topi che rosicchiavano i neonati, messi a dormire in scatole di cartone. Braccianti sfruttati al massimo e dalla misera paga; dovevano pagare, per le baracche, un affitto al coltivatore, dovevano pagare il proprietario per un pranzo a base di riso e fagioli in scatola e pane, dovevano pagare il reclutatore e l'autista... e molti di quelli che "lavoravano nei campi da venti, trenta, addirittura quarant'anni, avevano da mostrare solo i vestiti che indossavano o le cianfrusaglie che si tiravano dietro avvolte in una coperta...". Da questo inferno, ancora minorenne, Clara fuggì, si scrollò quel fango di dosso, se lo lasciò alle spalle ed entrò in un mondo di ricchezza e dimenticò la miseria delle baracche di catrame. Dimenticò tutto. Non seppe neppure della morte dell'amatissimo padre. Un poliziotto gli aveva sparato al cuore...
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