Le gemelle che non parlavano. Nuova ediz.

Libro che mi ha catturata dall'inizio alla fine. L'autrice, nota giornalista, riesce ad entrare nel mondo segreto di queste due gemelle omozigote e deciderà di seguirle nel loro percorso di crescita. A mio avviso non ci si deve avvicinare alla lettura spinti dal trovare una spiegazione al loro comportamento come ho letto in recensioni passate, ma semplicemente accogliere questa storia come un qualcosa di unico e di difficilmente ripetibile.

Che ansia! Libro molto bello e inquietante

La ricostruzione minuziosa del caso "clinico" è appassionante, per l'eccezionalità della storia e le domande che si porta dietro, peraltro rimaste inevase, ma stimolanti per il lettore. Ritengo che aldilà della vicenda, in sé veramente interessante e probabilmente significativa per aprire prospettive inquietanti sui rapporti interpersonali e familiari, sia foriera di interrogativi quali: è giusto intervenire con le Istituzioni, violentando le nature, pur borderline? E se sì, come farlo nel modo più opportuno? Ed ancora: quale è il ruolo della famiglia in questi casi, come è meglio che agiscano i genitori? E la scuola? "Normalizzare" è sempre opportuno? Quali sono le motivazioni biochimiche ed ambientali di simili disturbi? Domande fondamentali, perennemente valide e perennemente aperte. Questa famiglia si distingue per una certa bonaria indifferenza nei confronti delle due povere anime, cosa secondo me non necessariamente negativa, visto che avrebbe potuto invece essere più autoritaria e controllora. In questo caso avrebbe fatto meglio o peggio? Appassionanti, decisive domande cui nessuno riuscirà forse mai a dare risposte definitve ...