La gang dei senzamore

Questo libro è un pugno in faccia, uno schiaffo mollato all’improvviso, un sorriso sghembo, una risata amara, uno sputo. E’ un libro che, nella brevità dei suoi racconti, non fa sconti, alza impietosamente il velo che ricopre la società d’oggi, la denuda, la raffigura in tutta la sua interezza, in tutto il suo squallore. La società d’oggi, senza valori, regole, obbiettivi, sogni. E c’è di tutto: il giovane dalla spider rossa, sei cilindri, che fa 240 e 260, che ricerca solo le donne ferme alle fermate d’autobus, salvo poi prenderle all’improvviso e con violenza, l’aiutante del grande fotografo che predilige masturbarsi guardando le modelle posare nude, l’uomo che ama le prostitute e vuole riprenderle durante l’amplesso, per poi farsi ammirare dagli amici, Veronica che, dentro al cinema lo prende in bocca ad uno sconosciuto mentre il marito è in sala a vedere il film, ed infine Eva e Monica che vogliono tanto bene, ma tanto bene ad un loro collega universitario da decidere, generosamente ,di succhiarglielo il giorno del suo compleanno, dinnanzi agli amici festanti. E’ il mondo d’oggi, senza fronzoli né fiocchi, né lustrini. E’ la società degli analfabeti funzionali, degli anaffettivi, di coloro che bazzicano i social nella speranza che il vuoto che li riempie possa essere colmato da una sega online. Se lo leggerete, alla fine chiuderete il libro, scossi, confusi e perplessi. E, per un pò, deciderete di tacere. Meglio così, per tutti.