Fuochi d'artificio

Temo che Wedekind, per quel che riguarda la letteratura, non sia stato niente altro che un dilettante: vale a dire che certi temi, come l'erotismo, non potevano essere per lui di nessuna utilita'. Egli dispiega tutta l'eloquenza di cui e' capace in tediose lezioni dal tono professorale, con l'intento evidente di renderci più "liberi" (!), la' dove scrittori ben più dotati, ( penso a Flaubert, ma ancora di pi a Tolstoj) fecero tesoro del sesso e delle sue inibizioni, e descrissero tutta l'immane tragedia che da esso si diparte e sconvolge i rapporti umani, come un incendio. Nessuno ha spiegato a Wedekind che, dopo la personalita', le inibizioni sono il nostro dono più grande; che senza inibizioni non c'e' amore, ne' passione, ne' bellezza; che senza inibizioni il sesso si riduce a ginnastica; che senza inibizioni "Anna Karenina" non sarebbe mai stato scritto.