La funzione del mondo. Una storia di Vito Volterra

Bellissima monografia su quel genio di Vito Volterra, ingiustamente poco conosciuto, ma un grande su molti fronti! Fisico, matematico e uno tra i 12 intellettuali, su oltre 1200 a NON giurare fedeltà al regime fascista. Uno scienziato abilissimo, capace di concepire teorie scientifiche all'avanguardia e di dare nuova voce alla ricerca scientifica, ma anche un uomo tutto d'un pezzo capace di mantenere la sua posizione di rifiuto della dittatura. In questo romanzo a fumetti lo svilupparsi degli eventi sembra a tratti molto precipitoso, sembra correre troppo, ma tenendo conto dell'intento di voler raccontare tutto quello che è stato l'operato di Vito Volterra in poche pagine, è giustamente concepibile. Si tratta pur sempre di una graphic novel, quindi sono anche le immagini a parlare, e con questo stile e l'azzeccatissima scelta dei colori, devo dire che parlano proprio bene! Obiettivo ben centrato!

Non credo sia un caso che il sottotitolo del libro sia Una storia di Vito Volterra, proprio perché di storie di Volterra se ne potrebbero scrivere tante, e Alessandro Bilotta ne ha scelta una ben specifica, mostrando quello che forse è il filo conduttore della sua vita: non restare chiuso in un orticello per quanto florido, ma cercare di capire il mondo come sistema emergente, maggiore della somma delle sue parti. È emblematica la frase da lui pronunciata: «E non può più funzionare che i matematici non capiscano i fisici e i fisici non capiscano i chimici.» Ecco così che si può capire meglio la logica dei suoi lavori. Pur essendo in vari casi matematica apparentemente astratta non erano mai fini a sé stessi, ma arrivavano sempre dalla considerazione di sistemi del mondo reale, per cui si poteva e si doveva trovare un modello matematico. Anche la "funzione del mondo" del titolo è una funzione in senso matematico, ma più precisamente una funzione che varia non sui numeri ma sulle funzioni: ciò che oggi chiamiamo funzionale. Lo stesso avviene con il suo studio dei modelli preda-predatore, nato dall'osservazione che anche se durante la prima guerra mondiale la pesca nell'Adriatico era stata forzosamente ridotta ciò non aveva portato a una crescita del numero di pesci, ma a strane fluttuazioni: questo studio fa entrare ufficialmente la matematica nella biologia. Gli acquerelli di Dario Grillotti non solo aggiungono piacere alla lettura, ma danno un'incredibile sensazione di realismo. Provateci voi a mettere nello stesso libro immagini chiaramente oniriche come quella di Volterra e il futuro genero D'Ancona immersi nel mare a guardare pesci che mangiano altri pesci, e immagini mi permettono di rievocare un mio ricordo di quasi quarant'anni fa! (Piazza delle Vettovaglie a Pisa)

Un contributo importante per ricostruire la vita di uno dei più importanti del primo '900. Una storia appassionante e rigorosa, concepita da Alessandro Bilotta, sulla base di materiali di archivio, e splendidamente disegnata e dipinta all'acquerello da Dario Grillotti.