La fuga del signor Monde

Il romanzo della metamorfosi di Norbert Monde in Desire Clouet. Un ricco imprenditore parigino che scompare nel nulla, nel giorno del suo quarantottesimo compleanno, e viene creduto morto. La verità, anzi le verità del signor Monde, vengono snocciolate nel corso di questo breve romanzo in tutta la loro disarmante semplicità. Un romanzo piacevole, dotato della straordinaria sensibilità percettiva di Simenon, ma non un cult dell' autore.

Simenon, con la sua scrittura magistrale, ci accompagna nella vita di un uomo che ha sempre vissuto come se il suo destino fosse già scritto; si è sempre comportato assecondando i valori sociali. Sogna da sempre di fuggire, ma anche la sua fuga è parte di un copione; non ha un posto preciso dove andare, ma va dove era destinato. Sceglie di tornare a casa dove, anche se all'apparenza ricomincia la stessa routine, è un un uomo diverso, consapevole di se stesso e responsabile delle proprie azioni. Si "cresce" solo quando si prende veramente consapevolezza di sé stessi.

Sulla deriva del protagonista si staglia l'ombra lunga di un gigante: il fu mattia pascal di pirandello. La fuga dagli obblighi professionali e familiari del protagonista, il taglio dei baffi, il viaggio in treno, la nuova identità ricalcano il modello pirandelliano per almeno tre quarti del romanzo fino alla svolta che spinge il signor monde a risalire la china e a ritornare nel mondo che si era lasciato alle spalle. Armato di una consapevolezza nuova? Romanzo intenso solo a tratti, non all'altezza del simenon migliore.