Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Il freddo dentro - Lidia Ravera - copertina
Il freddo dentro - Lidia Ravera - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 0 liste dei desideri
Il freddo dentro
Disponibile in 2 giorni lavorativi
6,00 €
6,00 €
Disp. in 2 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Biblioteca di Babele
6,00 € + 5,00 € Spedizione
disponibile in 2 giorni lavorativi disponibile in 2 giorni lavorativi
Info
Usato Usato - In buone condizioni
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Il freddo dentro - Lidia Ravera - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


IL 21 febbraio del 2001 Erika De Nardo, 16 anni, con la complicità di Omar Favaro, 17 anni, ha ucciso sua madre e suo fratello. Non solo: ha accusato un innocente, ha mentito, ritrattato, mentito di nuovo. Erika ha spostato le frontiere dell'orrore, le ha rese domestiche. Ora, tre anni dopo il delitto e un anno dopo che è stata condannata, su Erika è sceso il silenzio. Non si può premiarla con la notorietà dopo che ha ucciso. Ma non si può neanche premiarla col silenzio, dopo che ha offeso le nostre certezze. Lei ha bisogno di silenzio, noi abbiamo bisogno di risposte o almeno di continuare a porci delle domande, a riflettere, a pensare, perchè Erika è un caso estremo, ma il freddo che è dentro di lei, potrebbe essersi insinuato anche in altri corpi giovani.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2003
174 p., Brossura
9788817872966

Valutazioni e recensioni

3,17/5
Recensioni: 3/5
(6)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

giulia
Recensioni: 1/5

Una lettura alquanto deludente. Evidentemente la Ravera di “Porci con le ali” non esiste più. Il tono prevalente è una condiscendenza velata dal buonismo… Il tentativo di instaurare un “dialogo” con Erika de Nardo mi pare fittizio; ben più presente è invece un certo qual compiacimento dell’autrice, temprato dalla consolante convinzione per cui “siete tutti egoisti”, voi giovani. Una variazione sul tema “i giovani sono tutti stupidi”. Colpisce inoltre un certo qual gratuito affondo contro la famiglia della ragazza che viene, in ultima analisi, dipinta come responsabile vera e ultima della tragedia, quasi “colpevole” di averle instillato il “freddo dentro” che l’avrebbe portata a uccidere. Non penso che un’assassina, sia pur minorenne – il che, si sa, comporta una miriade di giustificazioni e scusanti – abbia bisogno di paternalismo né di tenerezze superflue. Ed i tentativi della Ravera di raccontare d’esser stata, da giovane, “simile” ed Erika, avendo avuto conflitti e/o incomprensioni con la madre, ha tutto il sapore di uno sfogo personale che stride non poco con la tragedia, vera e reale di una donna e un bambino massacrati dalla figlia e sorella. Colpisce non poco il tono di sufficienza e malsopportazione riservato al signor De Nardo. Quel “la sento, palpabile, anticipata, la sua antipatia” ed il congetturare financo che forse sia proprio lui a non volere che la figlia incontri la Ravera (per beneficiare di lezioni di scrittura creativa, opportunità negata spesso anche a giovani assai più meritevoli della Erika!) è francamente gratuito. Non penso che la Ravera – o chiunque altro – sol perché scrittrice, possa concedersi il lusso di psicanalizzare e valutare a distanza quest’uomo che si è visto crollare addosso il mondo, e per mano di sua figlia. Valutare il dolore altrui e giudicarne le reazioni non è concesso a nessuno. Per parlare davvero di questa tragedia sarebbe probabilmente il caso di abbandonare i toni pacati e artificiosamente solidali verso la ragazza. Non è di coccole che ha bisogno!

Leggi di più Leggi di meno
Annalisa
Recensioni: 1/5

Un libro sul nulla..anche se ben scritto. Ne parla Lei di questa sua mania della buona scrittura...dei suoi corsi di scrittura creativa che voleva proporre ad Erika per studiarla. Non si addentra nelle perizie del caso..nei contatti coi periti. Rivela inconsapevole il suo personale problema di scrittrice e donna irrisolta e che si vive sfidata da un caso...?!!..eh, sì..tutti i paralleli che fa con la sua vita da "vecchia" oramai...i suoi giudizi superficiali sui giovani e anche sul padre di Erika.!. Mi hanno colpito solo le numerose bestemmie di Erika, riportate nel libro...non approfondite, linguisticamente, ed addirittura omesse nel "porco"!! ( per una che ha scritto "Porci senza Ali"!!) E poi perchè l'ellissi sulla dinamica. del fatto...!! Mah, se non ci hai capito nulla e non riesci a capire..non scrivere nulla, non ti pare? A parte il "Dio" della buona scrittura a tutti i costi...Un libro sconfitto in tutti i sensi. Annalisa.

Leggi di più Leggi di meno
Estatico Francesco
Recensioni: 5/5

qst libro è spettacolare, sia nei contenuti sia x il fatto che ci ha fatto conoscere la verità,cose che nn si sapevano......in qst libro capiamo di essere stupidi alla nostra età, si , perkè molti pensano di far fuori....x fortuna pochi mettono in pratica.....ci fa capire che la società puo migliorare e che noi dobbiamo prendere atto di cio che erika ha fatto e non imitarlo......ragioniamo cn la nstra testa.....concludo cn il dire che qst è un libro da leggere perchè ci è molto vicino e sapere qualcosa in + su noi stessi ci farebbe bene......

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

3,17/5
Recensioni: 3/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(1)
3
(1)
2
(0)
1
(2)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Lidia Ravera

1951, Torino

Della sua infanzia è la stessa autrice a parlare nel suo sito: «A sette anni, alla scuola elementare Manzoni, registro il mio primo successo letterario. La maestra appende il “pensierino” alla parete, in corridoio. Le bambine delle altre classi vanno a leggerlo». Dopo gli studi, compiuti al liceo classico Vincenzo Gioberti, raggiunge la notorietà nel 1976 con il romanzo Porci con le ali, scritto a quattro mani insieme a Marco Lombardo Radice (con lo pseudonimo di "Antonia"). Il libro tratta della storia d'amore tra due adolescenti, attraverso la quale gli autori tracciano un affresco sulla vita dei "fratelli minori" della generazione del sessantotto. «Due milioni e mezzo di copie vendute in 30 anni. Traduzioni estere, polemiche a non finire, etichette....

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore