Foto di gruppo con chitarrista

Letto, in ritardo, dopo l'autobiografia recente dell'autore. Non si tratta di un romanzo: è la stessa biografia romanzata. Quindi si ritrovano tutti gli elementi e gli episodi già narrati nella "storia vera". Chi lo lesse all'uscita, nel 2009, non poteva saperlo. Comunque è una lettura piacevole e merita un 7 pieno

Uno scorcio sulla Milano degli anni '70 vista attraverso gli occhi di chi quel tempo lo ha vissuto in prima persona. Politica, scena musicale e società di un epoca irripetibile. Un romanzo avvincente e realista.

Il libro è gradevole (l'ho anche consigliato), ma non eccezionale. Mi spiego meglio: la trama è ben strutturata e può risultare coinvolgente, però non si capisce come un editore quale Rizzoli possa sorvolare sulle molte ripetizioni ravvicinate: Dio solo sa come/dove/quando, anonimo, di gran carriera, in gran fretta ecc.. Per non parlare delle frasi in spagnolo zeppe di errori; a parte gli accenti del tutto trascurati, vorrei avvertire la prestigiosa casa editrice Rizzoli che la parola "ma" in spagnolo non esiste (se mai è "mas", senza accento). E poi una marea di inutili avverbi in -mente. Posso solo immaginare che l'editore abbia "strappato di mano" il libro al signor Pagani oppure che abbia voluto risparmiare sull'editing. Peccato.