Florence Grace

Romanzo storico è una definizione che non calza molto a questa opera di Tracy Rees. Si tratta in sostanza della storia di una ragazza nata e cresciuta in Cornovaglia, a stretto contatto con la natura selvaggia delle brughiere, e catapultata improvvisamente nella Londra di metà ottocento, in una casa signorile e in una delle famiglie più in vista della città. Il fascino della natura e le descrizioni del paesaggio brullo ed evocativo delle brughiere sono la parte più interessante dopodichè la narrazione diventa prolissa e ridondante, affogando in una tormentata e impossibile storia d'amore per approdare poi ad un idilliaco ritorno alle origini. L'ambientazione si limita quasi esclusivamente agli interni, senza mostrare nulla della Londra ottocentesca e della sua storia, e privilegia gli intrecci romantici dei personaggi senza affacciarsi sulla realtà del periodo. In definitiva un romanzo che promette molto ma risulta alla fine piuttosto banale.

Ho scoperto questo romanzo per caso, non avevo mai letto nulla di questa incredibile autrice. È stato un inatteso ritorno al passato, alla finezza della lettura inglese, con una prosa chiaramente ispirata a Jane Austen e alle sorelle Bronte. Questo romanzo presenta uno stile unico, ha la struttura di un classico, ma è attualizzato con acute riflessioni sulla natura umana e sulla potenza dei sentimenti. È la storia di una giovane orfana della Cornovaglia che scopre di appartanere, in realtà, a una famiglia facoltosa: la sua storia consente di raccontare quella dell'intera famiglia, tra inganni, tradimenti, tormenti. Il tema dell'amore, poi, è uno dei principali, perché i protagonisti sono costantemente alla ricerca dell'anima affine, che non sempre concide con quella davvero compatibile. Una lettura bella, avvolgente, di qualità, direttamente dall'Inghilterra dell'Ottocento.

Mi è piaciuto molto! Bella e moderna la figura della protagonista, ha saputo reagire alle regole di vita dell'epoca della società in cui è stata catapultata......