Flash. Katmandu il grande viaggio

Ho letto FLASH 26 anni fa, quando ne avevo 16, e per me il "flash" è stato il racconto stesso. Non ha instillato in me la voglia di morfina, ma ha gettato il seme del mio assoluto amore per l'India e il Nepal. Oggi, da adulta, dopo aver letto numerose testimonianze di viaggio, di tossicodipendenza o resoconti delle due cose insieme, posso dire che gran parte di ciò che Charles racconta è quantomeno "romanzato"; questo non intacca minimamente la totale fascinazione e magia della storia. Da leggere assolutamente!

Una lettura obbligata per chi ha amato Shantaram e Città della gioia di Lapierre. Le atmosfere sono le stesse, arricchite dalla cruda realtà del viaggio hippie di una generazione di tossicodipendenti terminali. Un 'noi ragazzi dello zoo di Berlino' in salsa mediorientale. Un vero pugno sullo stomaco,un capolavoro imperdibile!

Libro davvero molto piacevole che porta a viaggiare attraverso l'oriente abbracciando la cultura e lo stile di vita hippie nel modo più totale. Tema centrale resta il rapporto dello scrittore con la droga e la sua dipendenza da essa, fino ad arrivare ad uno stadio terminale. Vengono descritte tutte le sostanze stupefacenti e le loro caratteristiche. L'autore trasmette in modo estremo il piacere e le sensazioni che si provano nel momento del flash avuto dalla droga. Proprio per questo il testo deve essere letto da un lettore cosciente, che sappia capire che il vero messaggio che Duchaussois vuole dare è quello di dissuadere nel modo più assoluto l'avvicinarsi a queste esperienze.