First Ditch Effort

Inutile cercare scuse o spiegazioni: First ditch effort è il primo disco della ormai lunghissima (più che trentennale) carriera dei NoFX a lasciare perplessi i fans. Se le sonorità si sono decisamente ammorbidite rispetto al passato, anche i testi del leader, cantante e bassista Fat Mike sembrano meno ficcanti, meno corrosivi del solito e, soprattutto, qua e là apertamente, disastrosamente autobiografici, fra messaggi di odio verso il proprio defunto padre (Happy father's day) e omaggi sgraziati all'amico prematuramente scomparso Tony Sly (dei No Use For A Name; il pezzo in questione è I'm so sorry Tony). Fortunatamente non tutto è perduto e certe scariche adrenaliniche e certi solidi muri di chitarre e batterie impazzite sono presenti anche in questo lavoro, come testimoniano fra le altre Dead bet mom, Six years on dope o Sid and Nancy; altrettanto evidente è una chiara tensione al sound commerciale, al mainstream di brani orecchiabili e ben levigati come Oxy Moronic (scelto come singolo, d'altronde) e Bye bye biopsy girl. Epico, e apprezzabile, il finale con Generation Z. Questi non saranno i migliori NoFX di sempre, ma confidando in un momentaneo inciampo sono comunque una gradevole quasi-punk rock band che ha qualche importante messaggio da lasciare.