Fino alle radici. Guarigione dell'albero genealogico

Utile per chi vuole approfondire dinamiche famigliari...e risolverle

L'"Héautontimor[o]uménos" da Terenzio a Baudelaire: "JE est un autre" (Rimbaud, 13 e 15 maggio 1871) - Premesso che non esistono taumaturgie positive poiché le preghiere di guarigione sono di fatto preghiere d'ammalamento: i privilegiati fungono da specchietto per l'allodole a scopo proselitistico e, se non ci si fa distrarre da loro ma si considera la partita doppia dell'insieme, essi beneficiano della generosità "emorragica" (Mc 5, 25-30; Mt 9, 20-22; Lc 8, 43-46) d'un sovrannumero di "cirenei" (Mc 15, 21-22; Mt 27, 32; Lc 23, 26); il neopentecostalism'offre preghiere sia per le malattie e le "ferite della vita" alias "guarigion'interiori", sia per "l'albero genealogico". E se le prime due hann'un corrispettivo ateo, secolarizzato, materialista (qualunque disciplina medica e psichiatria, psicoterapia, neuropsicologia riabilitativa), la terza si fonda su assunti anticotestamentari secondo cui la maledizione dei genitori ricade sui figli fin'alla 3a o 4a discendenza (Es 20, 5; 34, 7; Num 14, 18; Deut 5, 9; 23, 3-4; Sap 3, 12; Ger 2, 9; 32, 18). Tali assunti non trovano riscontro nel Nuovo Testamento ma comunque si possono comprendere fuori dell'ambito religioso grazie a un concetto elaborato dall'ultimo Freud: "in realtà, il Super-io del bambino non viene costruito secondo il modello dei genitori, ma su quello del loro Super-io; si riempie dello stesso contenuto, diventa il veicolo della tradizione, di tutti i giudizi di valore imperituri che per questa via si sono trasmessi di generazione in generazione" ("Introduzione alla psicoanalisi [nuova serie di lezioni]", 1932). Val'a dire che con l'identificazione col carnefice/interiorizzazione dell'aggressore non si viene sol'alienati, parassitati, contagiati, corrotti nella nostr'identità di soggetti desideranti, ma si finisce posseduti dalla medesima psicopatologia "trasmess[ac]i di generazione in generazione". Il perverso meccanismo del "giocattolo proibito" d'Aronson e Carlsmith (1963) retrodatato alla perinatalità.

L'autore è un medico, proveniente da un back-ground culturale e religioso PROTESTANTE-CONGREGAZIONALISTA. Per certi versi assai discutibile, per altri illuminante. ESODO 20:5 "Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano". Non esiste solamente un'ereditarietà genetica di caratteri fisici. Nessun uomo è un'isola. Da leggere e da far tremare.