La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani

Quello che ci permette di compiere questo delizioso e prezioso libro è un viaggio nella nostalgia dell'anima. Volano commosse le riflessioni sulla fugacità dell'esistenza terrena, sul desiderio bruciante che l'uomo ha di lasciare che qualcosa ancora parli di lui e del suo vivo e umano sentire anche dopo il suo fugace passaggio su questa Terra, quando aveva accarezzato l'idea di poter esorcizzare la morte nutrendo l'illusione dell'eternità, sognando che il suo dialogo col Mondo potesse continuare immortale. Tra quelle stanze che hanno goduto del privilegio di aver accolto la loro permanenza terrena, li vedi gli amati scrittori aggirarsi ancora e ancora accarezzare con nostalgia quegli oggetti che parlano del loro incisivo passaggio sulla Terra; li guardi mentre, seduti con pazienza certosina nella loro "officina", compongono con faticosa passione quelle opere che ancora oggi fanno vibrare le corde del nostro cuore. Vedi le loro passioni, il loro agire quotidiano fatto di pregi e difetti, di vezzi e di fisime, senti pulsare il loro amore per la parola capace di incidere e disegnare mondi sconfinati e di planare su orizzonti universali e senza tempo. Sono vivi, respirano, ci guardano da un orizzonte lontano tra cielo e terra, bonario il loro sguardo che, sorvolando su dimensioni misteriose e irraggiungibili, si avvicina ai nostri occhi commossi, calda la presenza del loro tocco invisibile sui nostri pensieri che palpitano. E viene voglia di correre anche noi da loro, nelle dimore che ancora conservano, in una religiosa e viva immobilità, l'eco della loro presenza terrena, tra gli oggetti che sembrano ancora attendere con tenace e fremente pazienza il loro ritorno; viene voglia di riandare loro incontro inseguendo il profumo delle loro parole, quella scia inconfondibile che ci fa abbandonare "a quella bellissima menzogna chiamata letteratura".