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Un viaggio alla ricerca di un senso di identità perduto o mai avuto, un viaggio per ritrovare affetti sepolti, e forse per ritrovare l'amore.
«Uno scrittore strepitoso» – Roddy Doyle
Dublino, Natale 1994. I destini di Ellen e Martin si incrociano per caso: la donna si sente male per strada e l'uomo, ispettore di polizia, le presta soccorso. Entrambi sono segnati da tragedie personali e famigliari. Lei ha lasciato il marito e i figli in America per cercare la madre naturale che non ha mai conosciuto, anche se il tempo che le rimane non è molto: la salute, la vita le pongono limiti inesorabili. Lui, ex migliore poliziotto di Dublino, ha visto il proprio matrimonio andare in fumo dopo la tragica morte di un figlio. Ma il caso lega ancora più profondamente i loro destini, e li lega a un luogo: la penisola di Inishowen. È lì che vive la vera madre di Ellen, ed è sempre lì che è sepolto il figlio Martin. Inizia così un viaggio avventuroso, imprevedibile. Sarà un viaggio alla ricerca di un senso di identità perduto o mai avuto, un viaggio per ritrovare affetti sepolti, e forse per ritrovare l'amore.
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Ben scritto, decisamente. Narrazione potente, tiene incollati alle pagine, come un fluido magico. Peccato per il finale, di cui non ho personalmente apprezzato il tono in gran parte parodistico. Uno sberleffo dentro la tragedia? Una discontinuità per tener desta l'attenzione? Una digressione sapientemente orchestrata? Una fuga dall'eccesso di sentimentalismo? Il suggerimento che, in fondo, non dobbiamo prenderci troppo sul serio?
Ora che ho acquistato "Il rappresentante" sono tornato a rivedermi la sua produzione letteraria e ho rivisto questo libro, che avevo letto due anni fa, e vedendo i commenti mi sono accorto che io non l'avevo neanche fatto. A distanza di anni, alcune immagini della storia mi sono rimaste impresse nella memoria, per cui, già solo per questo, il libro merita di essere letto. Il potere di narrazione di O'Connor è immenso.
beh... O' Connor è il mio scrittore preferito, quindi sono di parte... ma questo libro merita veramente di essere letto, come tutti i libri di O' Connor. Io fossi stata in Ellen, avrei preso il marito e gli avrei fatto le stesse torture descritte da O' Connor ne "Il rappresentante", quando Billy trova il presunto violentatore della figlia.
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